IL PROGETTO
Il progetto “BOM”, ovvero Biblioteca Open Mind, nasce dall’idea di biblioteca sociale, che in Italia ha preso forma negli ultimi anni, specialmente a Brescia nella realtà chiamata “UAU”, da cui ci stiamo formando professionalmente. La biblioteca sociale ripensa il concetto stesso di biblioteca per riadattarlo ai tempi attuali. Gli acquisti dei libri da prendere in prestito sono ridotti al minimo, così da essere sicuri di rispondere ad un bisogno effettivo degli utenti.
La fascia d’età presa in considerazione dal progetto è specifica e va dai sedici ai trentacinque anni. Lo scopo principale è quello di creare delle relazioni col territorio (e con questo si intendono le varie realtà socioculturali come librerie, bar, centri giovani, musei, associazioni e ovviamente anche le singole persone) al fine di poterne produrre una nuova narrazione. Viene dedicata un’attenzione particolare alla salute mentale, partecipando attivamente al miglioramento della rete tra i servizi già presenti sul territorio, così da valorizzarli e non duplicarli. Il nostro team è attualmente formato da venticinque persone, tra cui psicologhe, assistenti sociali, operatori culturali, educatrici/ori, bibliotecari, assistenti alla maternità, ergoterapiste, sociologi e ricercatrici/ori.
Nel nostro tempo è ormai chiara la necessità di legare la cultura alla salute psico-fisica dei giovani adulti, riportandola ad un qualcosa di tangibile, per nulla astratto. Una chiacchiera in un clima informale e accogliente, l’ideazione di un progetto collettivo possono alleviare l’ansia e far sentire parte della comunità anche quelle persone che vivono un isolamento sociale (vuoi per ceto sociale, vuoi per difficoltà personali).
BOM, dopo essere stato presentato all’Ufficio Biblioteche della Provincia di Bolzano, che ne condivide i principi e gli obiettivi, ha il desiderio di poter entrare a far parte del circuito bibliotecario provinciale potendo avere un luogo fisso. Per ora, infatti, è itinerante all’interno degli spazi di BeYoung.
Seguici